DIGITALIZZAZIONE
La digitalizzazione di una fotografia consiste nella riproduzione dell’immagine su formato elettronico.
L’acquisizione viene effettuata con lo scanner, un lettore ottico capace di tradurre i dati registrati in forma digitale. La scansione dell’originale - che sia una stampa o un negativo su vetro o pellicola – genera una copia digitale della fotografia.
Perché
L’operazione risulta molto utile a fini conservativi in quanto limita al minimo la manipolazione diretta degli originali. Le immagini acquisite, associate alle relative schede catalografiche, possono essere consultate a monitor in modo pratico e veloce e/o confluire in banche dati on line fruibili in remoto dall’utenza.
Per fini storico-documentari, le fototeche costruiscono i propri archivi digitali in modo da preservare la memoria delle immagini in caso di deterioramento successivo delle stesse o di perdita totale del patrimonio.
Norme di digitalizzazione
Diversi supporti richiedono procedure di acquisizione differenti: per le stampe si usano scanner piani, mentre per i negativi è opportuno l’uso di scanner specifici per negativi. Per le immagini a colori è necessaria la calibrazione del monitor, in modo da assicurare la fedeltà dei toni di colore in fase di acquisizione.
Nel caso ci si trovi ad operare con supporti molto delicati e per i quali l’operazione di scansione potrebbe risultare dannosa, è consigliabile procedere all’acquisizione dell’immagine tramite riproduzione fotografica.
Le procedure di digitalizzazione devono in ogni caso tenere conto del valore dell’originale e delle sue condizioni conservative. I parametri di acquisizione vengono decisi dall’ente catalogatore in funzione dell’utilizzo che si intende fare dell’immagine digitalizzata.
Le scansioni ad alta risoluzione vengono archiviate in TIFF, formato che meglio di ogni altro risponde alle esigenze di conservazione poiché riduce al minimo la perdita di informazioni. Le immagini in bassa risoluzione, salvate in formato JPG, vengono utilizzate per la consultazione e per l’associazione alle schede catalografiche.
L’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) definisce gli standard di digitalizzazione relativi alla Scheda F nella “Normativa per l’acquisizione digitale delle immagini fotografiche”, pubblicata nel 1998. A questo proposito, si rimanda seguenti link:
www.lombardiacultura.it/lib/2016/standard_digitalizzazione.doc
www.consorzioglossa.it/opencms/opencms/glossa/glossariservato/download/fotodig_def.pdf
BIBLIOGRAFIA
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LINK
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Safeguarding European Photographic Images for Access - SEPIA To have and to hold. Preservation of Photographic Collections http://www.knaw.nl/ecpa/photo/digit01.htm
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