catalogazione
CATALOGAZIONE

La catalogazione è un’operazione di studio e ricerca attraverso la quale i dati e le informazioni raccolte intorno ad ogni singola fotografia sono inseriti in un sistema coerente e omogeneo, che permette di rendere fruibili e facilmente accessibili patrimoni fotografici anche di grande entità.

Perché catalogare
La catalogazione consente, nel rispetto dell’ordinamento originario del fondo fotografico, di organizzare razionalmente il materiale e di renderlo facilmente consultabile attraverso ricerche per soggetto, autore, periodo cronologico, tecnica, formato, ecc.
Catalogare il materiale fotografico è un’operazione fondamentale soprattutto per le raccolte storiche e a rischio di deterioramento, in quanto consente di tutelare stampe e negativi originali evitandone la manipolazione.

Software e standard catalografici
Specifici software di catalogazione consentono di creare database nei quali le informazioni relative alle fotografie sono associate alle immagini digitalizzate. È così possibile interrogare con facilità un’ingente quantità di dati, con criteri diversi a seconda delle necessità di chi effettua la ricerca.
La scelta di adottare una particolare modalità di catalogazione è determinata dalle esigenze di gestione del materiale fotografico. Diverse pertanto sono le tipologie di software adottate da soggetti differenti quali archivi storici, agenzie fotografiche o semplici privati.
Nel 1999 il Testo Unico in materia di Beni Culturali e Ambientali (D. Lgs. 29 ottobre 1999, n. 490) riconosce la fotografia come bene culturale oggetto di tutela. Nello stesso anno vengono definiti gli standard catalografici nazionali che costituiscono il tracciato della scheda F per la catalogazione della fotografia come bene artistico e storico. Le Regioni, che provvedono alla catalogazione dei beni culturali presenti nei territori di propria competenza, hanno sviluppato autonomamente, nel rispetto degli standard ministeriali, differenti tipologie di software di catalogazione, come, per esempio, il software Guarini in Piemonte, il SICaPweb in Friuli Venezia Giulia, il SIRBeC in Lombardia.
Sono inoltre diffuse altre tipologie di programmi per la catalogazione di immagini, quali Canto Cumulus, Extensis Portfolio, Archivia foto, Advisors, software flessibili e personalizzabili che meglio rispondono ai  differenti bisogni di agenzie, aziende e privati.



BIBLIOGRAFIA

AA.VV., Fotografia e archivi fotografici, Archivi e Cultura, Il Centro di ricerca, Roma 2000.

Benassati, G. (a cura di), La fotografia. Manuale di catalogazione, con una introduzione di Marina Miraglia, Bologna, Grafis 1990.

Berselli, S. - Gasparini, L., L’archivio fotografico. Manuale per la conservazione e gestione della fotografia antica e moderna, Zanichelli, Bologna 2000.

Corti, L., I beni culturali e la loro catalogazione, Paravia Scriptorum, Torino 1999.

Corti, L., Superbi, F., Fotografia e fotografie negli archivi e nelle fototeche, Regione Toscana, Giunta Regionale, Firenze 1995.

Ministero per i Beni e le attività culturali.Istituto Centrale per il catalogo e la documentazione, Strutturazione dei dati delle schede di catalogo. Beni artistici e storici. Scheda F, Roma, ICCD 1999.

Lusini, S., Fototeche e archivi fotografici. Prospettive di sviluppo e indagine delle raccolte, Quaderni della Rivista AFT, Regione Toscana, Comune di Prato, Prato 1996.

Zannier, I. - Tartaglia, D., La fotografia in archivio, Sansoni, 2000.


LINK

Benassati, G. (a cura di), La Fotografia. Manuale di catalogazione, 1990, http://www.iccu.sbn.it/genera.jsp?id=228

Scheda F Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione http://www.iccd.beniculturali.it/standard/index.html

SEPIA (Safeguarding European Photographic Images for Access)
http://www.knaw.nl/ecpa/sepia/

Official website of General International Standard Archival Description, maintained by the International Council on Archives, http://www.ica.org/

Sistema Informativo regionale beni culturali (SIRBeC)
http://www.lombardiacultura.it/scheda.cfm?ID=363



 

 


 

 

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